mercoledì 8 febbraio 2012

La nuova raccolta di PK


PK il mito - la raccolta cronologica completa. Volume I: le nuove origini, RCS, Milano, 2012.

Nel marzo 1996, ben sedici anni fa, usciva il primo numero di PK - o meglio, usciva il numero 0. Nei mesi successivi sarebbero usciti lo 0/2 e lo 0/3, e la me ragazzina si sarebbe definitivamente persa in questa nuova interpretazione di Paperino.
Già, il '96 fu l'anno delle innovazioni Disney: l'avvicinarsi del nuovo millennio doveva essere preceduto da un gran vento di cambiamento in redazione. Mentre Silvia Ziche cambiava la narrazione dalle pagine del classico Topolino, alla nuova idea di Paperinik venne riservato un mensile proprio: nuovo formato, simile a quello dei fumetti supereroistici, nuovi colori e nuova costruzione delle tavole, sfuggenti alla costrizione delle solite sei vignette. La storia aveva un'ambientazione ultramoderna e fantascientifica, e anche il personaggio di Paperino fu rivisto: come riportato nelle indicazioni date a sceneggiatori e disegnatori, il nuovo papero doveva essere "un vero eroe ricco di ironia e autoironia, che alterna egoismo e goffagine, divertente ma non ridicolo" (p.210 della nuova edizione RCS). Insomma, furono messi in soffitta i vecchi stivaletti a molla. E il tutto ebbe in realtà un grande successo, tanto di PK uscirono tre serie, dal 1996 al 2005: e la prima, Pk New Adventures (PKNA per i PKers, i lettori affezionati e al passo coi tempi), spianò la strada alle nuove serie Disney del 2000, W.I.T.C.H. in testa.




Ecco, da questo lunedì si trova appunto in edicola la ristampa completa delle uscite di PK: e straordinariamente non si tratta di un'operazione nostalgia, ma di una vera nuova edizione, con saggi e riflessioni su tutto quello che la serie è stata per la Disney e i suoi lettori.
Ovviamente non è un'edizione critica: non ne esistono ancora, per i fumetti, anche se io le divorerei (vi immaginate? "Note: la vignetta 3 della terza tavola recto è una chiara citazione della copertina della seconda uscita di Will Eisner, The Spirit, 1940. Da notare la colorazione tendente al giallino smorto nella presente edizione, rivelatrice del sentimento di stizza provato dall'autore in quel periodo tormentato della sua vita professionale. Tuttavia, secondo MONTEDURO 2012, il colorista sarebbe stato in realtà leggermente daltonico, e questo avrebbe contribuito all'originalità della tavolozza di colori.").
Comunque, il volume contiene diversi interventi interessanti, fra cui l'introduzione di Ezio Sisto, soggettista e quindi co-ideatore, insieme ad Alessandro Sisti, di personaggio e storie. Ancora più notevole la pubblicazione dei documenti che giravano all'epoca in redazione: le indicazioni di massima sul carattere della serie, le descrizioni preliminari dei personaggi, le prove di colore e anche di tavole complete (quelle troppo simili allo stile comico, tipo "Topolino", venivano scartate).


Invece, sono abbastanza insulse le schede plastificate allegate: sono dedicate a personaggi e aggeggi tecnologici, ma non dicono nulla di nuovo, né presentano illustrazioni interessanti. Che senso hanno? Temo che l'intento sia quello di incuriosire i nuovi lettori. Ma a scoraggiare questi temerari basterà il prezzo del secondo volume: 9,90€, contro l'1,99€ della prima uscita. Certo, si tratta di un meccanismo classico del marketing da edicola, per invogliare a iniziare la raccolta: ma non è comunque un prezzo eccessivo? Dopotutto, si parla di ristampe, e volumi analoghi usciti con Corriere o Repubblica costavano in genere sui 4,90 o 6,90€, e anche quelli erano a colori...
Vi prego, toglietemi le plastificate, e con loro almeno un paio di eurini.

(Fra parentesi: e una bella edizione digitale? Chè i fumetti su tablet, ma anche su eReader, si leggono una meraviglia.)

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