martedì 27 marzo 2012

L'inverno del disegnatore


Paco Roca, L'inverno del disegnatore, Tunuè, Latina, 2011.
Edizione originale spagnola: El invierno del dibujante, Astiberri, 2010.


Io di Paco Roca avevo già letto la graphic novel Rughe, e mi ero addirittura commossa. Un racconto magistrale sull'alzheimer, la vecchiaia e la vita, che stra-consiglio a tutti. Questo per dire che ero partita con delle aspettative discretamente alte: sapevo che L'inverno del disegnatore non era un romanzo, ma confidavo nell'abilità narrativa di Roca.
In effetti non sono stata tradita.

Credo che quello che più mi piaccia, di questo autore, sia il suo tratto: è netto, senza incertezze, terribilmente immutabile. Eppure espressivo. In Rughe, il solo volto di Emilio riusciva a trasmettere con i suoi piccoli occhi lo spaesamento totale, l'incomprensibilità non della malattia, ma della vita. Nell'Inverno del disegnatore - che ha più personaggi e meno primi piani - , anche solo l'atteggiamento dei protagonisti racconta bene personalità e sensazioni.
E poi c'è questa trovata dei colori: non più pagine bianche, ma colorate. Un colore per ogni stagione in cui si svolge la storia: blu, giallo, rosa e marrone, mischiati in un intreccio non cronologico. Serve per ribadire l'alternanza dei tempi in una storia di ampio respiro, ma trasmette anche diversi stati d'animo: come si può non capire che tutto è finito, se ogni cosa è autunnale e marrone e spenta? E il blu, non significa un congelamento di rapporti e contatti, destinato però non a sciogliersi e non decomporsi?

venerdì 16 marzo 2012

Pollo alle prugne al Wow



Marjane Satrapi, Pollo alle prugne, Sperling & Kupfer, Milano, 2005.
Edizione originale francese: Poulet aux prunes, L'Association, 2004.


Piccolo resoconto dell'incontro con Marjane Satrapi al Wow di Milano.

Lunedì ovviamente sono andata all'incontro di cui vi parlavo: dopo aver passato venti minuti di attesa al telefono per avere l'accredito del Vivimilano, non avevo intenzione di rinunciare al mio privilegio.  
Poi in realtà non c'è stato nessun controllo, è bastato entrare e sedersi su una sedia a caso. E infatti, c'erano molto più delle 70 persone previste: meglio così, evviva gli incontri democratici! Però la prossima volta eviterò di spendere quei 20 minuti di vita.

Per il resto, l'incontro è stato un successo. Marjane Satrapi è stata protagonista assoluta.

mercoledì 14 marzo 2012

Cronache di Gerusalemme: in anteprima sul Corriere


Guy Delisle, Cronache di Gerusalemme, Rizzoli Lizard, Milano, 2012. 


I primi fumetti, a partire da Yellow Kid, sono stati pubblicati sui quotidiani, in strisce quotidiane o tavole domenicali. Negli Stati Uniti quest'abitudine prosegue ancora oggi, mentre in Italia non si è mai affermata: c'è stato qualche tentativo (mi viene in mente Get Fuzzy su Metro), ma niente di più.
Ma i tempi sono cambiati, i quotidiani sono online e compare un nuovo nobile tentativo di diffusione fumettistica: Rizzoli ha concesso al Corriere della Sera - o meglio, dato che sono entrambi Rcs, pubblica sul suo quotidiano - l'anteprima a puntate di Cronache di Gerusalemme, la nuova opera di Guy Delisle. Di questo fumettista e del suo giornalismo grafico vi avevo già parlato qui; mentre sul sito del Corriere, a questa pagina, potete leggere le tavole pubblicate finora. L'edizione cartacea dovrebbe uscire il 4 aprile.

Certo, è un po' triste che per apparire su un quotidiano italiano un fumetto debba fare per forza del graphic journalism; speriamo almeno che sia un inizio, e che l'iniziativa soddisfi i signori editori.

venerdì 9 marzo 2012

Io le pago


Chester Brown, Io le pago. Memorie a fumetti di un cliente di prostitute, Coconino Press-Fandango, Bologna, 2011.
Edizione originale canadese: Paying For It, Drawn & Quarterly, 2011.


Necessaria premessa.
In giro si dice che i lettori di fumetti non siano molto abili nei rapporti sociali. Lo sapevo, ma non pensavo che la cosa mi riguardasse troppo: essendo donna, tendo a esulare dallo stereotipo e me ne disinteresso.
Oggi però ho deciso di essere generosa, e di regalare un insegnamento a tutti quanti (in particolare ai frequentatori del festival BilBolBul di Bologna): se per caso vedete che una ragazza in libreria ha il vostro stesso fumetto in mano, e quel fumetto è quello dell'immagine qua sopra e quindi parla di prostitute, dire «io spero che ci siano gli indirizzi dentro, eheh» non funziona. Non è un grande approccio. 
Poi io vi guardo male, voi vi intimidite e scappate: vedete, non può funzionare! Meglio, chessò, fare commenti arguti sul bel colore rosso della copertina.


Il libro poi l'ho letto in treno: ed ero combattuta fra il non far vedere troppo alla vicina le pagine con le donne e gli uomini nudi, e l'entusiasmo che man mano cresceva.
Perchè Io le pago è un libro a fumetti rivoluzionario.

mercoledì 7 marzo 2012

Marjane Satrapi a Milano


Post lampo!
Vi segnalo che Marjane Satrapi, l'autrice della rivoluzionaria graphic novel Persepolis, lunedì 12 marzo sarà a Milano, in occasione dell'apertura della settimana del Cartoomics.
Alle 18.30 parteciperà a un incontro con i lettori al museo del fumetto Wow, in viale Campania 12; mentre alle 21.00 sarà al cinema Arcobaleno di viale Tunisia 11, per la proiezione in anteprima del film Poulet aux Prunes, tratto dal suo omonimo romanzo grafico. Qui il trailer in italiano.

Purtroppo gli eventi sono riservati ai lettori del Vivimilano: se non riuscite più a trovarne copie in edicola, o se i posti sono tragicamente terminati, forse potete sperare di convincere i ragazzi del Wow a farvi spiare qualcosina. Certo, ci starebbe bene anche una diretta streaming...anche se per il momento l'evento non è neanche segnalato sul loro sito, cosa che non fa ben sperare. 

Aggiornamento:
QUI il mio resoconto dell'incontro.


sabato 3 marzo 2012

Adiós muchachos, o del dialogo nel fumetto


Paolo Bacilieri, Matz, Daniel Chavarría, Adiós muchachos, Rizzoli Lizard, Milano, 2012.
Tratto dal romanzo di Daniel Chavarría, Adiós muchachos, pubblicato in Italia da Marco Tropea Editore, Milano, 2004.


Che fumetti o film tratti da romanzi spesso deludano è un luogo comune; non per questo è meno vero. Di solito, l'impronta del medium originale rimane sempre molto forte, in quanto la storia stessa era stata pensata per funzionare scritta, disegnata o in movimento - in uno solo di questi modi.
Premettendo che il romanzo di Chavarría non l'ho letto, in questo caso in realtà funziona tutto molto bene. Il merito è anche di una trama ricca di colpi di scena, di cambi di ambientazione, di vero movimento: non per niente la storia inizia con Alicia, la protagonista, in bicicletta per le strade dell'Avana.
Ma il movimento di un romanzo, per quanto frenetico, è sempre minore di quello di un fumetto: per questo la scelta di Bacilieri, disegnatore di per sè dal tratto statico (statuario), è stata decisiva. Si crea un rallentamento della storia, in ogni vignetta, che si adatta proprio al ritmo di un romanzo veloce.
Il fumetto però non appare lento; perchè Bacilieri, da esperto del mezzo, disegna anche con i dialoghi e i baloon.