Simone Sarasso, Daniele Rudoni, U.W.S. United We Stand, Marsilio, Venezia, 2009.
L'anafora è una fra le figure retoriche più utilizzate nella letteratura italiana. E' facile da riconoscere: si tratta della ripetizione di una parola o di un gruppo di parole all'inizio di frasi o versi successivi. L'esempio classico è dall'Inferno di Dante:
"Per me si va nella città dolente,
per me si va nell'etterno dolore
per me si va tra la perduta gente."
per me si va nell'etterno dolore
per me si va tra la perduta gente."
E' anche una figura molto efficace: secondo il Lausberg, bibbia della retorica, serve infatti "all'amplificatio emozionale".
Ecco, nel fumetto di Sarasso e Rudoni ci sono delle anafore, ma a me hanno fatto crescere solo l'irritazione. Perchè non sono figure retoriche, sono il riutilizzo della stessa vignetta per risparmiare matita e tempo, sperando che il lettore non se ne accorga.
p. 42 |
p.150 |
Ora però, metterne due nel giro di tre pagine è chiaro segno dell'opinione che il disegnatore ha dei lettori di fumetti - o almeno, dei lettori dei suoi fumetti: una mandria di storditi che non ha mai giocato a "trova le differenze" - ma noi nerd ci giocavamo un sacco, invece!
Trovate le differenze! |
La storia in realtà non sarebbe malvagia: si tratta di fantapolitica, bella splatter e colma di riferimenti all'attualità (del 2009, fra dieci anni il fumetto sarà molto poco leggibile). Non so dirvi altro, perchè dopo aver scoperto le vignette riciclate il resto ha perso ogni attrattiva: è come provare a leggere un libro zeppo di errori grammaticali, impossibile concentrarsi.
In questo caso la colpa è ovviamente del disegnatore, il signor Rudoni, ma anche dell'editor: ma alla Marsilio, ce lo hanno un editor per i fumetti? Non lo so, ma mi sembra che graphic novel in effetti non ne pubblichino più.
Insomma, pessimo acquisto. L'unica soddisfazione è di averlo preso in un negozio di libri usati: ma proverò a rivenderglielo, magari non si accorgono che è lo stesso.
In questo caso la colpa è ovviamente del disegnatore, il signor Rudoni, ma anche dell'editor: ma alla Marsilio, ce lo hanno un editor per i fumetti? Non lo so, ma mi sembra che graphic novel in effetti non ne pubblichino più.
Insomma, pessimo acquisto. L'unica soddisfazione è di averlo preso in un negozio di libri usati: ma proverò a rivenderglielo, magari non si accorgono che è lo stesso.
Hai citato il Lausberg, quindi devo commentare.
RispondiEliminaCi vuole una bella faccia tosta a riciclare così. Chissà, forse si può provare anche in un romanzo.
Complimenti per aver smascherato il self-plagio!
Il Lausberg regna, da una mensola un po' impolverata :)
RispondiEliminaMah, il fatto in realtà era proprio evidente, quindi mi chiedo in quanti abbiano letto quel fumetto...