Il post su Scott Pilgrim è un lavoraccio. O forse così mi sembra perché ce l'ho in ballo da mesi, e ha avuto tutto il tempo di crescere nella mia testa.
Quindi, per questa volta ho trovato qualcos'altro di interessante di cui parlarvi.
Per la precisione, si tratta delle nuove edizioni per Kindle di BD: il primo editore italiano a utilizzare la tecnologia panel magnification, che rende facilmente leggibili i fumetti anche sugli eBook reader griffati Amazon.
In effetti, come già dichiarato, io non ho un Kindle. Tuttavia, esistono diverse applicazioni Kindle, per Android, Windows e Mac, scaricabili gratuitamente dal sito della libreria online più grande del mondo. Così, dotata del mio fedele tablet, ho potuto simulare efficacemente un Kindle Fire. Attenzione però: i fumetti BD non sono compatibili con i simulatori Kindle per iOs, OS X e Windows. In pratica, sono leggibili solo su un vero Kindle o su android [correzione: dalla casa editrice mi fanno sapere che alcuni titoli sono già disponibili anche per iPad, sempre tramite la app Kindle. E con i miei potenti mezzi ho verificato e confermo].
La grande novità sta tutta nella tecnologia utilizzata, la panel magnification. Come ricorderete, vi avevo detto che il più grande difetto nella lettura a fumetti tramite eBook reader sta nella difficoltà di ingrandimento delle vignette: la panel magnification risolve il problema. Tramite doppio tap (o singolo click su Kindle per pc) sulla sezione/vignetta d'interesse, questa aumenta le proprie dimensioni al 150%, risolvendo la maggior parte dei problemi di lettura. La conversione da un file .mobi o .epub classico non è banale: le vignette più grandi vanno suddivise in sezioni, e a volte può essere necessario creare sezioni di soli baloon. Il tutto cercando di non sconvolgere il senso grafico della tavola, che rimane comunque visibile sotto uno strato grigietto. Applausi quindi per l'iniziativa di BD, che è partita il 7 settembre con una serie di classici della casa editrice, proposti a un prezzo davvero conveniente.
Diego Cajelli, Giuseppe Ferrario, Maurizio Rosenzweig, Milano Criminale - La città esige vendetta. A destra la versione magnificata. |
Ovviamente c'è un però. Ed è il fatto che, oltre al lavoro grosso, queste edizioni digitali sono condite da una serie di piccoli refusi: io ho dato una scorsa veloce e non ho neanche scaricato tutti i titoli, ma già nella prima pagina di Milano Criminale sono rimasta stupita dallo scoprire che l'autore Giuseppe Ferrario aveva un "r" in più. Ammetterete che il nome GiuseppeR attira l'attenzione: tanto più se è a pagina 1, ed è scritto in un font enorme sotto il titolo. Si apre la colletta per gli occhiali del correttore di bozze di BD - o forse per assumerne uno?
Poi, trovare l'edizione di Infierno! di Ziche e Faraci direttamente su Amazon è davvero difficile: perché il nome è stato scritto con due i, a simulare il punto esclamativo rovesciato che apre il titolo completo, ¡Infierno!. Meglio sarebbe stato usare il carattere appropriato, perchè ad oggi la ricerca risulta infruttuosa sia digitando infierno, sia ¡Infierno!. Serve proprio digitare le due i, cosa che credo non verrebbe in mente a nessuno. Il carattere è disponibile sulla mappa caratteri di Windows e utilizzato in altri titoli su Amazon, quindi non si capisce bene il perché di questa scelta. Fra l'altro, io sono una grande fan del fumetto, che conservo gelosamente nella sua edizione cartacea doppio-autografata, e mi dispiace che sia così difficile da scovare.
Nicolò Assirelli, CAVE CANEM. Vignetta a tutta pagina con sezione magnificata. |
In ogni caso, BD ha fatto un buon passo avanti nell'editoria digitale a fumetti italiana, e non posso che augurarmi che le cose procedano per il meglio.
eh eh hai appena citato una delle maggiori ragioni per cui noi bibliofili dovremmo preferire il cartaceo: come la mettiamo con le collezioni di copie autografate e magari personalizzate con dedica ? mi firmate il Kindle?
RispondiEliminaops! dimenticavo: ¡Arriba el papel siempre!
RispondiEliminaCaro viaggiatore, in effetti non ho trattato l'argomento, forse per l'overdose di convegni che negli ultimi anni ne hanno parlato allo sfinimento. Certo, il cartaceo è importantissimo e rimarrà: allo stato attuale è il medium che consente il miglior rapporto fra semplicità d'uso e permanenza. E poi, vuoi mettere l'autografo sui libri preferiti?
EliminaIl digitale è utile per mille altri motivi: non occupa spazio fisico, non comporta costi di produzione materiale (non si consuma carta!), consente di leggere il Signore degli Anelli nella sala d'attesa del dentista o sul tram. Inoltre, i prezzi per gli utilizzatori finali sono più bassi, le opere sono disponibili per un tempo maggiore della permanenza in libreria (finchè il file non diventa obsoleto), e si possono acquistare facilmente anche testi editi dall'altra parte del mondo.
Se si tiene particolarmente a un'opera si acquista in cartaceo; se si vuole provare qualcosa di nuovo, il digitale è la soluzione.