lunedì 9 luglio 2012

Dovuto resoconto con qualche rivelazione


Giovedì scorso c'è stata la presentazione milanese della Profezia a colori di Zerocalcare.
Nei giorni precedenti l'evento aveva avuto una spinta di pubblicizzazione da parte della Bao e dal blog www.zerocalcare.it, e il risultato si è visto: all'Alastor alle 17.30 (momento di apertura delle vendite) si snodava già una fila di clienti che serpeggiava fra gli scaffali tipo Gardaland, e i fan calcarei hanno assediato la fumetteria fino a notte fonda - forse anche per sfuggire alle zanzare succhiasangue di via Volta, che probabilmente ricorderanno la serata come l'epoca più felice e ricca di spuntini di tutta la loro vita.

I fumettisti invece si cibano di pizza e succo di frutta

Zerocalcare è stato gentilissimo e molto disponibile: nonostante la stanchezza evidente, con ciascuno ha scambiato due parole, e ha regalato piccoli armadilli d'inchiostro anche a chi si sarebbe accontentato di una dedica.

Per quanto riguarda la nuova edizione della Profezia dell'armadillo (io ho preso la versione variant Plum Cake, e vi parlo riferendomi a questa), non ci sono sostanziali variazioni rispetto a quella originale, a parte ovviamente i colori di Valeria Leopardi e il colophon della Bao. Il paratesto, cioè l'introduzione di Makkox, è rimasto identico, piccoli accorgimenti grafici compresi; l'unico riferimento alla precedente edizione autoprodotta è nel risvolto di quarta di copertina.
Ah, nell'ultima pagina, al posto del "Finito di stampare...", c'è una rivisitazione calcarea del logo della Bao.

Durante la serata sono state anche fatte delle rivelazioni sul prossimo fumetto di Zerocalcare, in uscita in autunno per la Bao: si intitolerà Un polpo alla gola, sarà una vera graphic novel e non più una raccolta di storie brevi, e sarà ambientato "in tre epoche". Una rivisitazione di Ritorno al futuro? Una saga familiare strappalacrime? Un misto di flashback e flusso di coscienza senza filo logico comprensibile in cui Zerocalcare rivelerà finalmente tutta la sua verve intellettuale solitamente repressa?
Probabilmente niente di tutto questo, e ci toccherà aspettare il Lucca Comics per scoprirlo.

Ma non basta: dalla Bao ho ottenuto altre scottanti dichiarazioni. Come sapete, sono una fan di Barbucci: finalmente, sempre per il periodo ottobre-novembre, dovrebbe uscire in Italia il secondo volume di Lord of Burger, saga già pubblicata in Francia da Glénat. Nel giro di pochi mesi dovrebbe poi essere pubblicato anche il terzo e conclusivo volumetto - e nonostante in Francia il formato sia cambiato, in Italia si è scelto di mantenere quello originale della prima uscita, cm.18,3 x 24,8, preservando l'integrità della collezione.
Pare inoltre che siano in corso trattative con chef stellati e premiati del panorama milanese: ciascuno di loro dovrebbe fornire per Lord of Burger una rivisitazione di un cibo di strada, per la gioia dei lettori golosi e abili in cucina.


Sempre a questa categoria sarà rivolta l'altra novità della Bao: una nuova collana, ancora in fase di definizione, totalmente dedicata alla cucina a fumetti, con la ripresa soprattutto di opere francesi.
Colgo l'occasione per ricordare alla Bao che se servisse una collaboratrice per testare la bontà delle ricette, io sono a disposizione (solo in qualità di assaggiatrice, no cuoca. A meno che non si tratti di Comic cousine for dummies).

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